— decreto — legge 25 marzo 2020, n. 19, articolo 1, comma 2, lettera u):
“limitazione o sospensione delle attività commerciali di vendita al dettaglio, a eccezione di quelle necessarie per assicurare la reperibilità dei generi agricoli, alimentari e di prima necessità da espletare con modalità idonee ad evitare assembramenti di persone, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale predeterminata e adeguata a prevenire o ridurre il rischio di contagio”;
— decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 aprile 2020, articolo 1, lettera z):
“sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generialimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commercialidi vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centricommerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”;
— ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 16 dell’11 aprile 2020 che, oltre ad affermarne la vigenza in Sicilia, ne integra le previsioni prorogando l’efficacia delle ordinanze contingibili e urgenti n. 5, 7 e 10 fino al 3 maggio 2020.
Sono sottratte a queste limitazioni le farmacie, i panifici, le macellerie, le edicole, il commercio al dettaglio di frutta e verdura, la vendita al minuto da parte di produttori agricoli, il commercio al dettaglio di generi alimentari, i supermercati.